Mi suggeriscono sempre, i “filo-governativi appecorinati” di scrivere una lettera nella quale rinuncio a qualunque cura a spese dello Stato nel caso mi ammalassi di Covid (evenienza assai remota dal momento che, non obbedendo a nessuno dei dettami di questo governo barzelletta, mantengo lo stato delle mie difese immunitarie sempre al top e, cosa molto più importante, non uso lo straccetto-bavaglio che le pecorelle amano tanto, anche perchè nove studi, in 41 paesi differenti, ne hanno dimostrato la totale inutilità, giungendo alla conclusione, tra le altre, che l’85 dei malati di covid ha sempre usato la mascherina…).
Bene, ho già firmato quel documento e senza alcun timore naturalmente, ma ho anche scritto una lettera al ministro dell’ economia, dicendogli che non voglio più contribuire alla spesa di redditi di cittadinanza, assistenzialismo di ogni genere, al costo del traffico umano operato dalle ONG e, scriverò anche al ministro per gli affari costituzionali; desidero che venga eliminato dalla costituzioe italiana il “non vincolo di mandato”, sancendo, al contrario un vero e proprio “vincolo allo stesso”, ovvero al mandato degli elettori, unico strumento attraverso il quale il popolo può vedere garantita la sua scelta elettorale.
Adesso sto pensando di scrivere al ministro della salute, dicendogli di sospendere le cure a chi si ammala per le sigarette, l’alcool, la droga, per sospendere i contributi a tutte le comunità per tossicodipendenti ed alcolisti e niente cure neanche per chi si infortuna per sue negligenze alla guida.
Perché, così come mi suggeriscono i pecoroni imbavagliati, se chi è causa del suo male deve piangere se stesso, la legge deve esser uguale per tutti.
O, forse, il popolo ovino pensava che così non fosse?
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Come dico sempre “MENO IRRUENZA, PIU’ INTELLIGENZA“